L’agricoltura rigenerativa ha come obiettivo quello di rigenerare l’ambiente in cui viene praticata. Ponendo particolare attenzione alla salute del suolo e alla vita presente in esso, va a migliorare il ciclo e riciclo di acqua e nutrienti all’interno del terreno, integrandolo in un ambiente di produzione vegetale e animale che imita quanto avviene spontaneamente in natura.
Per ottenere questo risultato si seguono 4 basilari principi:
Questo imita quanto avviene nelle foreste, dove la fertilità del suolo è garantita dalle foglie e i rami che con le stagioni cadono e coprono il suolo, diventando nutrimento per microorganismi e funghi presenti nel suolo che li trasformano e li rendono nuovamente disponibili per le piante in un ciclo continuo, il tutto mantenendo un suolo sano e fertile.
Il terreno è inoltre sempre coperto dalle piante o dai loro resti evitando che i raggi UV colpiscano direttamente la terra uccidendo microrganismi utili e sterilizzandola, e la proteggono dall'azione erosiva degli agenti atmosferici.
Addirittura l’allevamento programmato, che imita lo spostamento delle mandrie di bovini sulle praterie, si sta utilizzando per invertire processi di desertificazione in alcune zone dell’africa fornendo nel contempo sostentamento e reddito alla popolazione (Allan Savory). Se sei interessato all'argomento, guarda il video al presente link.
Per iniziare si ricopre il terreno con del cartone (nel nostro caso si utilizza cartone proveniente dagli scarti di aziende locali). Questo primo passaggio toglie la luce alla vegetazione esistente, facendola morire e decomporre in maniera naturale ma senza danneggiare gli altri organismi presenti nel terreno. Una volta fatto il suo dovere si decomporrà in maniera naturale, diventando esso stesso nutrimento.
Sul cartone si deposita uno strato di 10-15 cm di compost biologico, il nostro proviene dagli impianti delle locali imprese di raccolta rifiuti (magari anche i tuoi!), dove saranno fatte crescere le piante.
Il compost quindi:
- Funge da substrato di crescita delle piante,
- Essendo costituito di sostanza , sarà l'habitat e il nutrimento per le piante e i
microrganismi del suolo,
- Avendo un’elevata ritenzione idrica, riduce la quantità di irrigazioni necessarie
e rilascia l’acqua lentamente,
- Funge da pacciamatura, creando uno strato superficiale di protezione dal sole e dalle erbe
spontanee i cui semi sono morti nel processo di compostaggio, riducendo drasticamente
il lavoro di diserbo manuale.
Per completare, le passerelle tra le aiuole vengono ricoperte con cippato di ramaglie, ossia le parti più verdi e sottili degli alberi, considerate di seconda scelta nella produzione di biomasse da ardere. Anche il cippato avrà molteplici funzioni:
- Mantiene il terreno coperto di sostanza organica anche nelle parti destinate ad
essere calpestate diminuendo il compattamento,
- Aiuta ad assorbire l’acqua, evitando di dover lavorare nel fango dopo le piogge e
la rilascia lentamente nel compost quando questo inizia ad averne bisogno,
- Decomponendosi diventerà anch’esso nutrimento per il terreno e quindi per le
piante.
Ora che il terreno è pronto si possono far crescere le piante. Dopo ogni coltura si cercherà di lasciare nel terreno più radici possibile, che decomponendosi diventeranno nutrimento per gli organismi presenti nel suolo e periodicamente (ogni 1-2 anni) si aggiungerà al terreno uno strato superficiale di 2-3 cm di compost.
Non effettuando rivoltamenti e lavorazioni del terreno, tutta la vita presente rimane indisturbata, il carbonio e la sostanza organica che viene aggiunta al terreno non torna più a contatto con l’aria evitando di ossidarsi e di rilasciare CO2 nell’atmosfera come avviene nell’agricoltura tradizionale. L’ambiente ne esce arricchito per biodiversità, resistenza all’erosione e per il funzionamento del ciclo dell’acqua e dei nutrienti.
Questo metodo si adatta perfettamente alle pratiche di Market Gardening, cioè la produzione per la vendita e di orto bio-intensivo. Quest’ultimo sfrutta il vantaggio di non dover adattare gli spazi di crescita delle piante alle dimensioni di trattori e altri macchinari pesanti, aumentando la produttività per unità di superficie grazie alla possibilità di avere più prodotti nella stessa aiuola e all’aiuto di strumenti manuali e a batteria.
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